Graziella Magrini

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REALTA’ E FINZIONE NELL’ANCONA DEL 1832

ANCONA, 1832. Le truppe francesi occupano la città per sedare le sommosse del popolo e proteggere lo Stato Pontificio. Scoppiano disordini. Da una parte la setta dei Sanfedisti a difesa del Papa, dall’altra i ‘giacobini’, mentre si forma il primo nucleo della Giovane Italia. È lo scenario in cui è ambientato ‘Le rondini volano alte nel cielo libere’, romanzo storico dell’anconetana Graziella Magrini in uscita oggi nelle librerie. È un racconto a metà fra realtà e finzione letteraria, con il capoluogo marchigiano ben riconoscibile nei luoghi e nei personaggi. <<Si, c’è l’ambientazione d’epoca – scrive l’autrice -, e protagonisti della storia di Ancona. C’è piazza del Papa, dove abitava Scellini, uno dei fondatori della Giovane Italia insieme a Camillo Meloni. C’è piazza della Repubblica e il Teatro delle Muse, appena inaugurato, dove si svolge una rappresentazione. C’è il vicolo della Catena, dove avviene il fatto al centro del romanzo: l’assassinio del gonfaloniere Girolamo Bosdari. L’eclatante attentato è messo in atto proprio da due membri della Giovane Italia. Iniziano le indagini, e alla fine uno dei due colpevoli viene arrestato e fucilato>>. Il libro, come si diceva, è un’alternanza di fatti storici e parti romanzate. <<Alla storia principale se ne intrecciano altre. Descrivo la vita dell’attentatore, la sua vita disagevole, e a latere c’è una vicenda inventata che riguarda una nobile famiglia anconetana. In particolare vengono esaltate alcune figure femminili>>. Quanto alle ‘fonti’, Graziella Magrini dice di essersi documentata in particolare su testi della biblioteca Benincasa e all’Archivio di Stato: <<Sono stata fortunata, perché all’Archivio di Stato sono riuscita a trovare gli atti del processo Bosdari, quello dell’omonimo palazzo, per intenderci. La storia mi ha sempre affascinato, soprattutto il contrasto tra com’era il mondo una volta e come è oggi>>.

Raimondo Montesi

 

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